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Le possibilità di detrazione sulle caldaie a condensazione

Chi ha intenzione di installare una nuova caldaia può usufruire del Bonus Caldaia, una misura che è stata approvata nella Manovra 2021. Con il Decreto Crescita, a partire dal 1° luglio 2019 era possibile ottenere lo sconto in due diverse modalità. La prima con detrazione Irpef in 10 anni e successiva comunicazione all’Enea; la seconda con lo sconto immediato in fattura, senza necessità di comunicazione all’Enea.

La Manovra del 2020, confermata anche nel 2021, ha cancellato lo sconto immediato in fattura. Per accedere all’agevolazione quindi lo sconto deve essere diviso in 10 importi uguali, ognuno dei quali va comunicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo alla spesa sostenuta. Se quindi la caldaia viene sostituita nel 2021, la prima quota di detrazione Irpef deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi del 2022.

Inoltre, per usufruire del Bonus Caldaia, il pagamento devo essere effettuato tramite bonifico parlante, come previsto dal testo di legge dell’Ecobonus.

Chi può accedere al Bonus Caldaia?

Gli importi applicabili per la detrazione restano al 65% ed al 50% a seconda del tipo di caldaia da installare.

La detrazione al 65% è destinata a chi sostituisce i vecchi impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione di classe A, dotate anche di valvole di termoregolazione evolute di classe V, VI e VIII e pompe di calore. Può accedere alla detrazione al 65% anche chi installa generatori di aria calda a condensazione. La presenza di valvole termostatiche o di sistemi di termoregolazione di ultima generazione consente di accedere ad una detrazione maggiore di spese dall’Irpef.

La detrazione al 50% è invece destinata a chi sostituisce il vecchio impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione di classe A.

Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e finalizzati ad ottimizzare il risparmio energetico consentono quindi di accedere ad importanti detrazioni fiscali.

La sostituzione della vecchia caldaia rientra infatti tra gli interventi di manutenzione straordinaria, che beneficiano del Bonus. Le spese, di conseguenza, sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi mediante 730 ed Unico.

Se la caldaia installata è di vecchia generazione e non è a condensazione, non si può accedere all’incentivo fiscale.

Modalità di pagamento e documentazione richiesta

Per accedere alle detrazioni fiscali relative alla sostituzione della caldaia con una a condensazione, bisogna pagare con bonifico bancario o postale, ma si possono utilizzare anche carte di debito o di credito. Tuttavia, per accedere alle agevolazioni dell’Ecobonus 2021 o del Bonus Ristrutturazioni, tutte le spese relative all’acquisto ed all’installazione della caldaia ad alto rendimento per acqua calda e riscaldamento non possono essere pagate con assegni, contanti o altre forme di pagamento. L’unica modalità prevista è il bonifico oppure la carta di credito o di debito. La data di pagamento fa riferimento al giorno preciso in cui viene effettuata la transazione.

L’iter burocratico richiede una precisa documentazione, quindi è opportuno dotarsi anticipatamente di tutti i documenti necessari prima di presentare la domanda per accedere al bonus. Sono richiesti: il codice fiscale di chi richiede la detrazione; la partita IVA dell’attività di impresa che esegue la sostituzione della caldaia; la causale specifica per i bonifici dei lavori di ristrutturazione che danno diritto alla detrazione.

Inoltre sono richieste la ricevuta di pagamento della caldaia a condensazione e la fattura di acquisto. La tipologia di ricevuta dipende dalla modalità di pagamento effettuato. In caso di bonifico, è richiesto il documento di ricezione o l’addebito sul conto. All’interno della fattura è invece necessario inserire tutti i dati che riguardano la caldaia acquistata.

Come funziona una caldaia a condensazione e perché conviene sostituirla

Dopo aver analizzato la parte fiscale e burocratica, è opportuno capire come funziona una caldaia a condensazione e quali benefici apporta la sua installazione in sostituzione di una vecchia.

Nelle vecchie caldaie il vapore acqueo, generato dalla combustione, si disperde sotto forma di espulsione e quindi determina perdite considerevoli da un punto di vista energetico. Nelle caldaie a condensazione invece il calore latente prodotto contribuisce a produrre acqua calda, finalizzata al riscaldamento ed all’uso sanitario, garantendo un notevole risparmio energetico.

Fondamentalmente il calore prodotto, che in genere si perde nelle caldaie tradizionali, in quella a condensazione viene invece riciclato. Soprattutto in ambito industriale, l’utilizzo di nuovi materiali ha consentito di abbattere in maniera considerevole i costi, a tutto beneficio del profitto aziendale.

Si stima che il consumo energetico per l’acqua e calda ed il riscaldamento, con le caldaie di ultima generazione, arrivi mediamente al 30%, percentuale che può ulteriormente lievitare in presenza di determinati fattori.

Riassumendo i vantaggi, è opportuno quindi evidenziare il risparmio sulle bollette del gas, al quale vanno ovviamente aggiunte le detrazioni fiscali che consentono di ammortizzare i costi. In tal senso l’installazione di una caldaia a condensazione va vista come un investimento, non come una spesa, poiché sul medio-lungo periodo si consegue un risparmio tangibile. Infine, aspetto tutt’altro che secondario, si riduce drasticamente l’emissione di sostanze inquinanti e nocive grazie ad un consumo energetico più eco-friendly, a tutto vantaggio dell’ambiente circostante.

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